In questo preciso istante migliaia di civili innocenti, in prevalenza cristiani e yazidi, vengono rapiti, torturati, stuprati, massacrati, sepolti vivi, in nome di un’ideologia religiosa distorta e propugnata dai fondamentalisti dell’Isis (Stato islamico). Questo accade in Iraq, ininterrottamente da settimane, senza che l’Occidente riesca a fare nulla di concreto per porre termine a questo immane massacro.
A fronte dell’assordante silenzio europeo e, ancor più, del generale disinteresse della politica italiana, l’Associazione politico-culturale «LIBERI!» esprime la sua preoccupazione per quanto sta avvenendo in Siria e in Iraq dove la violenta ondata di fondamentalismo jihadista sta portando avanti un vero e proprio genocidio.
Lo Stato Islamico si sta affermando a livello regionale e transnazionale: la maggior parte dei gruppi jihadisti (dall‘Africa,alle filippine, all’indonesia) ha deciso di sostenere al-Baghdadi, il leader dello Stato islamico. Ma i combattenti jihadisti dell’Isis non sono i combattenti della libertà, sono dei brutali assassini che hanno come obiettivo la conquista del mondo, l’islamizzazione violenta, la distruzione dichiarata di Roma e Washington: capaci o meno di ottenere tali obiettivi hanno dimostrato di averne la volontà. Devono essere fermati.
E l’unico modo per fermarne l’avanzata è un intervento multilaterale che comprenda azioni politiche (tra gli stati che si oppongono al terrorismo fondamentalista), diplomatiche (tra sostenitori e oppositori dell’Isis) e militari (attraverso l’uso della forza, leggasi “intervento armato”). Punto.
Sperare di arginare la straripante violenza ideologizzata dei fondamentalisti dell’Isis senza fare ricorso all’uso dello strumento militare, per quanto doloroso, è semplicemente inutile, una perdita di tempo e di risorse.
È ora che la Comunità Internazionale, Europa in testa, si impegni per arginare la barbara follia omicida e distruttrice senza che debbano essere gli Stati Uniti, da soli, ad accollarsi l’onere di un intervento militare.
Due le alternative che si pongono di fronte a noi: lasciare che tutto ciò continui, o fermarlo con un intervento diretto.
Delle due, l’una.
«Liberi!» Associazione politico-culturale, condividendo le preoccupazioni di Papa Francesco e il pensiero espresso dal Ministro degli Affari Esteri Federica Mogherini e dall’ex Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini in merito alla necessità di un intervento diretto, risponde all’appello di Formiche.net per l’avvio di una soluzione immediata che ponga termine a questo massacro.
«LIBERI!» Associazione Politico-Culturale
Claudio Bertolotti, Andrea D’Alessandro, Guglielmo Del Pero, Andrea Peinetti, Simone Pia
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