Spesso, nelle ultime settimane, nelle varie riunioni provinciali, mi sono sentito chiedere: ma che cosa avete fatto, voi Direzione Regionale, da quando siete stati eletti? Perché non ci comunicate quali azioni avete intrapreso per ridare uno spirito vitale al nostro movimento? Perché non vi vediamo mai in tv o sui giornali? Queste domande, se da un lato manifestano un interessamento costruttivo da parte dei nostri simpatizzanti, dall’altro mi fanno pensare che forse dobbiamo cercare, come consiglieri, di esternalizzare meglio il lavoro fatto fin qui.
Ecco allora che ho deciso di utilizzare proprio una delle ultime iniziative attuate, LA riSTAMPA, per fare un breve bilancio (uso volutamente un approccio schematico) delle cose fatte a oggi:
– abbiamo ricostruito una struttura organizzativa territoriale con l’individuazione di referenti territoriali, responsabili organizzativi e per la comunicazione, in ogni provincia. Compito della struttura è fare da “cinghia di trasmissione” tra la Direzione Regionale e il territorio;
– manifestazione #bastasprechidistato, la prima di luglio ha avuto un buon successo soprattutto a Torino e Vercelli, in totale circa quaranta fattivi rotazione hanno contribuito significativamente al volantinaggio. Quella di settembre è stata replicata con successo con l’aggiunta delle province di Biella e Verbania che ci fa ben sperare per il prossimo ottobre di poterla organizzare in tutte le province piemontesi, in tutto abbiamo avuto sessanta fattivi coinvolti;
– festa di FARE il 27 settembre, in collaborazione con la Lombardia, sarà una festa di FARE Nord-Ovest. La serata con Michele Boldrin servirà a chiarire e spiegare la posizione del nostro movimento ai partecipanti, alla luce del documento sulla linea politica, approvato in Direzione Nazionale. Sarà anche un’occasione di fund raising per il movimento tramite tesseramento, gadget e contributo per la cena;
– stiamo organizzando una manifestazione, prevista per il mese di ottobre a livello nazionale, con lo scopo di portare all’attenzione dei media, un problema che riguarda il gran numero di attività produttive che stanno chiudendo, l’idea nasce dalla nostra struttura organizzativa piemontese;
– www.laristampa.it: lanciata in estate con buon successo in termini di contatti, con cadenza settimanale. Si tratta di tre articoli scritti da fattivi su argomenti vari, che viene pubblicata sul sito, inviata via mail e presto anche su iPad, l’obiettivo che ci siamo posti era di raggiungere e far conoscere la nostra opinione a tutti gli iscritti piemontesi. A oggi siamo riusciti a coinvolgere vari simpatizzanti piemontesi che hanno dato il loro contributo scritto;
– l’Italia e l’Europa, convegno del 18 ottobre 2013 alla GAM di Torino, si tratta di una tavola rotonda su tematiche europee con personaggi di primo piano della politica italiana ed europea;
– stiamo approntando la scuola politica di FARE, con il supporto del team nazionale, tra il mese di ottobre e novembre avranno inizio i corsi.
Ecco in estrema sintesi i temi sui quali la Direzione Regionale ha lavorato e sta lavorando, si poteva sicuramente fare di più e meglio, però in stile un po’ sabaudo e senza tanto clamore un po’ di cose le abbiamo fatte.
Tutte cose di buonsenso e perciò condivisibili. Ma c’è un problema. In ogni famiglia o impresa ci sono fatti quotidiani da mettere a punto e da risolvere, avendo cura di non tralasciare nulla per favorire la ripresa delle attività per darci il pane quotidiano. Perciò agire su due fronti: quello di immediata attuazione e il secondo di più lungo periodo.
MARIO BERTIN di 53 anni di Sant’Angelo di Piove di Sacco in provincia di Padova si è tolto la vita. Produceva ruote per biciclette. E quanti si sono ammazzati e quanti ancora si ammazzeranno?
Ora mi chiedo: se lo Stato non ha la sensibilità di restituire ai cittadini quello che per anni ha preteso in più del dovuto, è chiaro che non può offrire alla gente soluzioni adeguate. Questo deve essere il campo sul quale lavorare per chiudere la bocca a coloro che non sanno trovare le risorse necessarie per evitarci nuovi e ancor più pesanti fardelli su un bilancio astronomico.