Dinanzi a inviti quale quello rivolto – non tanto e semplicemente ai cittadini della Regione #Piemonte – dai Nostri amministratori alla “partecipazione attiva” volentieri non ci sottraiamo (Consultazione Aria).
Né alla provocazione – politica e tematica – né alla sollecitazione alla partecipazione. E’ più forte di Noi!
Se poi, come l’amministratore regionale, con un occhio rivolto all’Europa
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Il Piano regionale per la Qualità dell’Aria, in fase di elaborazione, non può che fare propri gli obiettivi ambientali che il nostro Paese si è dato, ratificando il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) che all’art. 191
(ex articolo 174 del TCE) recita:
1. La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:
— salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente,
— protezione della salute umana,
— utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali,
— promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a
livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.
2. La politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga».
In tale contesto, le misure di armonizzazione rispondenti ad esigenze di protezione dell’ambiente comportano, nei casi opportuni, una clausola di salvaguardia che autorizza gli Stati membri a prendere, per motivi ambientali di natura non economica, misure provvisorie soggette ad una procedura di controllo dell’Unione.
3. Nel predisporre la sua politica in materia ambientale l’Unione tiene conto:
— dei dati scientifici e tecnici disponibili,
— delle condizioni dell’ambiente nelle varie regioni dell’Unione,
— dei vantaggi e degli oneri che possono derivare dall’azione o dall’assenza di azione,
— dello sviluppo socioeconomico dell’Unione nel suo insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole regioni.
4. Nell’ambito delle rispettive competenze, l’Unione e gli Stati membri collaborano con i paesi terzi e con le competenti organizzazioni internazionali. Le modalità della cooperazione dell’Unione possono formare oggetto di accordi tra questa ed i terzi interessati.
Il comma precedente non pregiudica la competenza degli Stati membri a negoziare nelle sedi internazionali e a concludere accordi internazionali.
ed il cuore alla sollecitazione della partecipazione della cittadinanza per farci sentire più di quanto non lo siamo (o si abbia la percezione di essere) ora “parte attiva”,
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… dar vita ad un percorso partecipato con la cittadinanza per poter attuare un nuovo Piano Aria … il più possibile efficace e condiviso, attraverso misure che facciano sentire parte attiva la collettività e capace di far raggiungere a tutti noi la possibilità di “vivere bene (anzi, meglio) nel rispetto dei limiti ecologici del nostro territorio”
ben venga.
Nel partecipare e sollecitare la partecipazione, però, ci si consenta di dire … la Nostra?
Allora partiamo dallo sperare che il “sentire” dell’amministrazione regionale non sia allineato a quello del
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… #Governo italiano – (che) con il portale partecipa.gov.it – sostiene e promuove l’utilizzo dello strumento della consultazione sulle politiche pubbliche da parte delle Pubbliche Amministrazioni italiane
perché alcune consultazioni rilanciate da quell’autorità, pur ampiamente divulgate e propagandate (anche da chi vi scrive) non si comprende con esattezza quale fine abbiano fatto. Né per i risultati ottenuti né per quelli che erano [in cuor loro?] gli auspici. E questo già la dice lunga sul valore della sollecitazione pubblica e la partecipazione del cittadino alle scelte di “quel corpo senza corpo” che è lo Stato piuttosto che la Regione, la Provincia (per chi ce l’ha perché molti hanno ora la Città Metropolitana), il Comune.
E’ importante invece che, come viene rilanciata, la stessa sia poi “cullata” o “seguita” … “commentata”? Osservata ed ascoltata?
Poco sotto il Nostro punto di vista. Che coltiveremo sulla Nostra pagina facebook nei prossimi giorni.
Dunque, ora sotto a partecipare. Che ne dite?
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