Cari amici del centro e del centro destra, queste poche parole sono tutte per voi.
Voi che per anni avete proclamato l’attenzione verso la libertà e per la libera iniziativa.
Potrei dirvi che i vostri proclami erano e sono fasulli, ma non lo farò.
Voi che vi siete presentati come i difensori dei professionisti e delle piccole imprese.
Potrei dirvi che siete stati i peggiori nemici di chi lotta ogni giorno per riuscire a sopravvivere, ma non lo farò.
Voi che avete denunciato il consociativismo degli avversari pronti ad ogni compromesso in cambio di un minimo di potere.
Potrei dirvi che avete dimostrato un attaccamento ad ogni minimo scampolo di poltrona senza nessuna dignità, ma non lo farò.
Vi dirò invece che avete di fronte a voi una grande occasione, che avete la possibilità di dimostrare a tutta la nazione di avere intelligenza pratica e che siete in grado di lavorare per il bene della nazione.
Entro pochi mesi ci sarà la solita tornata di elezioni amministrative.
Per motivi che non riassumerò qui, ma che voi ben conoscete, le prospettive sono di ridursi a piccole rappresentanze di minoranza, schiacciati dalla macchina organizzata del PD da un lato e dalla protesta rumorosa dei cinque stella dall’altra.
Eppure una possibilità c’è.
In questi anni ho conosciuto tante persone appassionate e dedite alla politica in senso vero, impegnato e onesto.
Spesso schiacciate e messa da parte da chi aveva più ambizione e maggior capacità di compromesso, di ogni tipo di compromesso.
Oggi il popolo del centro e del centrodestra, che pure è maggioranza nel paese, non è disposto ad accettare ciò che per anni ha digerito in cambio della speranza di un vero cambiamento, sempre pronto ad arrivare, sempre rimandato per mille motivi.
Ma sono certo che sarà pronto a muoversi nel momento stesso in cui vedrà la possibilità di un futuro diverso, quando avrà la visione di un’Italia in grado di riprendere il cammino di una prosperità che è nelle sue potenzialità.
E qui che entrate in gioco voi, cari amici del centro e del centrodestra.
Tutti voi che avete avuto ruoli decisionali, voi che avete coordinato e gestito il lento declino della nazione e della vostra area politica.
Prendete con voi i vostri simboli, arrotolate le vostre bandiere. Abbiate il coraggio di riporle nel cassetto insieme alle vostre ambizioni.
Abbiate il coraggio di saltare un giro, di mettere da parte per un po’ la voglia di comparire.
Lasciate spazio a facce nuove, ai tanti giovani e meno giovani in gamba, con voglia di fare, con l’entusiasmo di chi ha molto da conquistare.
Aiutateli fornendo la vostra preziosa esperienza, le vostre capacità politiche.
Aiutateli a presentare una lista unica, nuova, fresca, senza nessuno dei vostri simboli che hanno necessità di un po’ di riposo.
Non è facile, in particolare per chi è abituato a guidare ogni processo, a gestire tessere e voti, per chi spera in fondo di trovare almeno per sé un piccolo spazio.
Ci vuole una grande dose di umiltà insieme ad una lucida capacità di visione del futuro e un interesse reale per il futuro del paese.
Ne sarete in grado ? Io mi auguro di sì.
Potrei dirvi che potreste recuperare così tre o quattro lustri di errori e di scelte errate.
Ma non lo dirò. Lascerò a voi la possibilità di dimostrare a voi stessi e agli altri la grandezza politica di un movimento intero.
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